Ci sono due tipi di formazione.
La formazione motivazionale.
E la formazione che ti mette in grado di fare delle cose nuove dal momento dopo il corso.
Entrambe hanno dignità, ovviamente.
Ma quando vai ad un corso, devi sapere se stai andando ad un evento motivazionale o ad un evento che ti mette in grado di fare cose nuove.
Innanzitutto: come riconosci la formazione motivazionale?
La formazione del primo tipo la riconosci subito. Un mio cliente, Gabriele. la chiamerebbe la formazione I’ve got the power battendosi il pugno sul petto. Canti, balli, sorrisi e tanta energia sono più importanti di quello che dice la persona. Sei incitato a muoverti magari. Il guru è un personaggio che ti racconta storie ‘emozionanti’ per una giornata sul tema prescelto.
Alcuni esempi: Robin Sharma (formazione motivazionale sulla leadership), T. Harv Heker (formazione motivazionale sulla ricchezza e sul denaro), Brandon Bays (guarigione fisico-spirituale). E’ gente che, sostanzialmente, va in giro per il mondo a recitare uno spettacolo, uno script che spesso è tale e quale a quello dell’ultimo libro che hanno scritto.
Non parlo di italiani, saprai riconoscerli tu.
La dinamica dei corsi appartenenti a questa categoria è abbastanza riconoscibile: con una cifra che va dai 30 euro per una serata a 150 euro per due giorni ti danno un sacchetto con il libro, il panino con la mortadella e uno sconto per il corso successivo. Dal mio punto di vista, questa assomiglia molto all’esperienza delle gite domenicali per andare da Padre Pio. Ti caricano su, 30 euro tutto compreso, e magari sul pulmann ti vendono anche la batteria di pentole. Per molti è sempre meglio di starsene una giornata a casa, ma la sostanza quella rimane.
Cosa succede ad un evento di formazione motivazionale: ti ‘carichi’, tocchi l’idea che qualcosa di nuovo è possibile, te ne vai a casa più sereno, e sei fortunato riesci a prendere qualcuna delle idee che hai avuto e ad integrarla nella tua vita. Ma dipende da te estrarre il succo. Il formatore lì è fondamentalmente un attore bravo a toccare le corde del tuo animo.
Ascolti delle storie, delle frasi motivanti, dei video tratti da qualche film come ‘la ricerca delle felicità’ e la chiosa del trainer dopo che lo adatta in funzione di quello che vuole dirti (o che vuole venderti dopo).
Spesso al corso motivazionale, quando sei bello cotto da un po’ di storielle ‘motivanti’ o – peggio – usando anche leve negative, cercano di venderti il corso ‘vero’ da 4 o 5000 euro.
Il corso dove impari delle cose (qualsiasi cosa sia: vendita, comunicazione, creare contatti professionali, performance etc) è un corso dove torni a casa con delle abilità pronte subito dopo il corso o che ‘fioriscono’ dopo un po’.
Impari delle cose, sai come metterle in pratica il giorno dopo. Hai un sistema, una tecnica, qualcosa che prima non sapevi fare e ora si. Spesso impari delle cose che hanno preso 10 anni per essere apprese da chi te le sta insegnando, ed il prezzo che stai pagando (tenenzialmente più alto dei corsi motivazionali) dipende anche da quello.
Ripeto, e ci tengo ad essere chiaro: non è che un corso motivazionale è peggio di uno dove impari a fare delle cose, purchè abbia chiaro dove stai andando. E’ una cosa diversa, un modello di business diverso, ci sono contenuti diversi.
Parlo spesso con un amico venditore che segue tutti i corsi di T. Harv Heker. Sta bene quando lo segue, gli piace vederlo, gli piace conoscere altra gente a questi corsi, ma non ha ancora la distinzione chiara che quello che sta seguento è uno show.
Non stanno nè lavorando con lui (come può avvenire nel ReSonance all’interno del gruppo), nè lui sta imparando un ‘sistema’ da applicare nel proprio lavoro o nella propria vita. Sta ascoltando delle storie motivanti e al limite cercherà di appioppare a qualcuno dei partecipanti che ha conosciuto al corso la prossima membership dell’ultimo network marketing in cui è entrato a far parte e di cui è entusiasta.
Normalmente una persona del genere, è difficile trovarla ai miei corsi, tra l’altro.
Per quanto mi riguarda, mi ritengo la cosa più lontana al mondo dalla tipologia del motivatore.
Anzi, se vogliamo dirla tutta, mi sento molto più un demotivatore che un motivatore. Molte delle persone che hanno fatto coaching con me per lavorare su una loro ‘idea geniale’ dopo il ReSonance si sono accorte che non era quello che volevano davvero fare. Ed hanno iniziato ad esplorare davvero da una prospettiva nuova chi sono e cosa vogliono.
Il valore di una formazione professionale per me è questo. Va in profondità. Svela e smonta le storie che ti racconti, se non sono quelle che fanno per te. E ti fa ripartire, non con la motivazione, ma con l’essenza di chi sei.
Alla prossima!
Simone Pacchiele
Qual’è il valore della formazione “demotivazionale” (ahah) di Simone Pacchiele?
Simone non è un “motivatore” (alla Robin Sharma)… non è un “demotivatore” (ahah) MA è un RIGENERATORE DI MOTIVAZIONE.
Mi spiego. Chi lavora con lui, nel coaching e/o durante i workshop, grazie al suo approccio e al suo essere vero e limpido, partecipa a qualcosa di straordinario ed emozionante nello stesso tempo: vive, in uno spazio unico e condiviso, la scoperta di “avere accesso alla propria essenza”. Quando ciò accede, tutto diventa chiaro… limpido… “chi sei”…. “cosa vuoi veramente”.
La “motivazione” insita risulta “rigenerata” e scopri istantaneamente e naturalmente abilità, sistemi, tecniche……di apprendere
A presto!!!!