Oggi voglio darti un’idea un po’ più ‘lineare’ di cosa è il ReSonance e dei risultati che genera per le persone.
Il ReSonance mette all’inizio della tua esperienza la scoperta d chi sei e di come sei quando sei *naturalmente* al tuo meglio.
Ho messo l’attenzione sulla parola naturalmente perchè quando le persone sentono ‘al meglio’ la prima cosa che fanno – soprattutto se hanno partecipato a corsi di PNL o di derivazione Anthony Robbins e/o suoi epigoni italiani – è dire “Ah si ho capito, è come lo stato di eccellenza della PNL”
E invece no.
Lo stato di cui parlo è radicalmente diverso, perchè non è creato ‘artificialmente’. E’ la posizione in cui sei quando ti svegli la mattina e ti sembra che il mondo si sia organizzato in maniera tale da farti avere l’esperienza perfetta – quando qualsiasi cosa decidi di fare sai che funzionerà, e lo sai già prima di farla. E’ una posizione da cui funzioni OLTRE qualsiasi senso di limitazione o di vincolo.
Il ReSonance prende quella posizione lì e va oltre il fatto di aspettare che un giorno così ‘capiti ogni tanto’.
Invece porta l’attenzione a come sei in un giorno come quello, quando tutto funziona, e ti insegna a ricreare lo stesso ‘modo di essere’ nei minimi dettagli ogni volta che vuoi e dovunque, indipendentemente dalle circostanze.
Quello che succede quando sei così è che le performance aumentano.
Come ho scritto ieri: se sei uno scrittore, scriverai meglio. Se sei un musicista suonerai meglio e così via.
Perchè lo farai da una ‘struttura’ diversa, in cui operi con un senso di possibilità e non di limitazione.
Per fare questo è necessario iniziare a funzionare dal ‘centro’ di chi sei e per farlo serve percorrere quello che Joseph Campbell chiamava ‘il viaggio dell’Eroe’: muoversi da uno stato di dipendenza ad uno di indipendenza, ed infine ad una posizione di interdipendenza.
Questa è l’essenza del viaggio dell’essere umano.
Nasciamo dipendenti e lottiamo per conquistare la nostra indipendenza nell’adolescenza e poi da adulti.
Il passaggio successivo, che è quello del ReSonance, è iniziare a funzionare partendo da uno stato di ‘relax’ dove percepisci (non pensi!) che tutto è possibile e non percepisci il mondo ed il contesto in cui vivi e lavori come qualcosa da ‘cambiare’.
Quando questo avviene cambia radicalmente una serie di aggiustamenti micromuscolari e cambia la ‘mitologia’ in base a cui vivi.
Cambia il corpo perchè il tuo sistema mente-corpo accede, somaticamente appunto, a delle risorse rappresentate e mantenute NEL corpo come un simbolo o un icona… o se queste parole vogliono dir poco per te, come una configurazione fatta di sottomodalità che genere, quando sei così, alcuni precisi comportamenti – di eccellenza – propri e unici per ognuno di noi.
Quello che succede quando sei al meglio in questo modo è che sei allineato secondo alcune strategie, e queste strategie seguono una direzione precisa in cui porti la tua attenzione… ed in cui vivi la tua vita.
Ed infatti il mio lavoro nel ReSonance, soprattutto all’inizio, non è di dare consigli funzionali…
Non è di dire ‘cosa fare’ ma di rendere presente per te questo stato e di tenertici ‘dentro’ abbastanza a lungo da poterti permettere i risultati che ti appartengono quando sei così.
Se vuoi approfondire questo modello di lavoro, ti aspetto in uno dei prossimi corsi
Guarda qui la formazione ReSonance
Simone Pacchiele
Lascia un commento