Alla base del lavoro che faccio nel Coaching professionale, quando facilito le persone nel loro processo di trasformazione lavorativa, c’è una serie di idee piuttosto semplici. Una di queste consiste nel farle portare su quella che chiamo la loro identità professionale.
‘Chi sei’ nel tuo lavoro non è qualcosa di simile ad un tesoro nascosto, o qualcosa che risiede al centro del tuo essere e che ancora non sai. Non è un ‘diamante’ che sai di avere e che però non sai dove è. Ed il Coaching non consiste nella ricerca di questo tesoro.
Invece, il punto da cui mi piace partire è piuttosto dal considerare che ‘chi sei’ professionalmente è qualcosa costituito da molte possibilità: alcune tangibili e concrete, altre che esistono solo come fantasie e sogni personali.
La seconda idea importante è che cambiare lavoro e trasformare la propria carriera corrisponde a cambiare se stessi.
E quando parlo di cambiare se stessi non intendo sostituire un altra persona a se stessi… non intendo ‘impersonare’ un altro, o diventare quello che non sei. Piuttosto è percorrere un percorso di transizione in cui riconfiguri da una angolazione diversa un insieme di possibilità che sono lì e che erano lì anche prima che te ne accorgessi.
L’idea più intuitiva quando si parla di ‘cambiare lavoro’ è che per effettuare un cambiamento così importante occorra prima SAPERE cosa vogliamo, come ottenerlo, i passi necessari da fare e così via. In teoria questa conoscenza è generata da un lavoro fatto PRIMA a tavolino in cui il ‘problema’ è scomposto e analizzato, ed ogni risposta è stata data prima ad ogni passo.
Analizzare la propria personalità, il proprio ‘tipo’, le proprie attitudini e misurare il tutto con una formula perfetta che ci dica: ‘ecco, tu sei questo ed il lavoro perfetto per te è…’.
Ma purtroppo cambiare carriera e professione non è un processo lineare e, soprattutto, non funziona così. E non funziona così perchè impari chi sei nella pratica SPERIMENTANDO la realtà, non riflettendo su di essa.
Scopri nuove possibilità FACENDO cose, provando cose, incontrando persone, sperimentando nuovi ruoli e riscrivendo letteralmente la tua storia da una angolazione diversa da quelle che hai provato fino ad ora.
Fondamentalmente cambiare lavoro è un fatto che ha a che fare con l’azione prima ancora che con l’analisi e la valutazione.
Alla prossima!
Simone Pacchiele
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