La certezza di non poter sbagliare
Quando andavo all’università mi infilavo sempre la stessa camicia, una lacoste a righine bianche e blu con il coccodrillo bene in vista, il giorno dell’esame.
L’avevo messa la prima volta per diritto privato, esame in cui avevo ricevuto i complimenti dell’assistente che mi aveva interrogato e poi ho continuato a metterla anche per i successivi, fino all’ultimo esame prima della laurea in cui ho messo un completo.
Anche perché dopo 24 esami la cara lacoste era non più presentabile, aveva il collo ormai liso.
Il potere del rituale era più grande della vergogna di andare in giro con una camicia consumata davanti ai vari Coppi (avvocato di Andreotti, all’epoca) e Fantozzi (ministro delle Finanze) 🙂
Ovviamente studiavo, non è che pensassi che la camicia risolvesse da sola tutti i problemi.
Funzionava perché era un gioco a cui non attribuivo nessun potere magico ma solo tanta ironia. Mi consentiva di entrare in una configurazione in cui ero al meglio e di accedere a tutte le informazioni che avevo studiato.
Credo che adesso a distanza di 20 anni la camicia se la metta mio padre, quindi ha ancora una sua dignità di esistere 🙂
Ma a volte penso a come se avessi avuto il ReSonance allora, non avrei fatto niente di tutto questo.
Avrei avuto a disposizione qualcosa di molto più potente: la possibilità di auto-configurarti in una ‘posizone’ percettiva in cui hai la certezza che l’esito di quello che farai è già scritto… ed è positivo.
Il ReSonance ti permette di agire e di muoverti nel mondo con la sensazione – bellissima – che letteralmente non puoi fare un passo sbagliato, e di poter funzionare senza avere bisogno che all’esterno ci siano le ‘condizioni giuste’.
Un senso di possibilità davvero grande, e sempre legato alla realtà non alla megalomania.
A gennaio partirà un corso breve di Coaching ReSonance in 8 moduli, che ti consentirà anche di ottenere crediti per il Diploma di Coaching professionista e la certificazione ReSonance.
Guarda qui:
https://www.simonepacchiele.com/le-basi-del-coaching/
Lascia un commento