Alcune persone odiano il proprio lavoro perché ‘le fa sentire come dei numeri’ in azienda. Altre, nello stesso posto di lavoro, sono perfettamente felici.
Fanno le stesse cose, negli stessi spazi, con lo stesso capo. Incontrano ogni giorno gli stessi problemi. Ma non si sentono ‘numeri’.
Perché avviene questo? Perché hanno deciso di prendere il controllo della loro esperienza, e tra tutte le esperienze che potrebbero avere, hanno scelto di avere proprio quella lì.
Da una parte è importante diventare consapevoli che quello che stai facendo l’hai scelto tu. Non stai lavorando solo perché “è l”unico lavoro che hai trovato”, perché “questo offre il mercato”, perché “per ora va bene così”.
Dall’altra è fisiologico che quando inizi a lavorare per migliorare le performance del tuo gruppo, del tuo ufficio, della tua area… qualcuno si scoprirà non allineato con il resto delle persone che hanno voglia di fare.
Oggi mi ha scritto uno dei venditori con cui ho lavorato nell’ultimo anno, di come è cambiata la sua vita nell’azienda in cui lavora e di come sono migliorate le performance del suo gruppo.
“Dopo queste settimane di lavoro con te, ho deciso che voglio perdere molto meno tempo con le persone. A chi non ha voglia di funzionare, non gli dedico più tempo. Per anni ho cercato di motivare anche gente a cui non andava di fare niente, e io dovevo farglielo fare. Sto diventando invece bravissimo a ‘demotivare’ le persone. La mia squadra di venditori si è ridotta di numero… in questo momento ne ho meno, ma è gente che vola, che ha voglia di lavorare… e questo è un gran risultato perché risparmio tanto tempo e siamo molto più affiatati… chi c’è è lì perché ha voglia. E i risultati si vedono in termini di fatturato. Prima mi ostinavo a lavorare con tutti, dovevo essere io il motivatore, adesso lavoro con i migliori e sono loro a motivare me”.
Nel ReSonance non lavoriamo solo sull’aumentare i risultati. Quello sono capaci tutti a farlo, basta farsi il culo, sopportare più stress, lavorare più ore. Solo che probabilmente hai già scoperto che c’è un limite a quante ore puoi lavorare. C’è un limite a quanto stress le persone possono sopportare, ed a quanto intensamente possono applicarsi.
Nel ReSonance lavoriamo per rendere più fluidi i risultati. Per lasciarli emergere come naturali, dopo che una situazione è stata bloccata per tanto tempo.
Una buona parte delle persone tornate dai seminari ReSonance scrive cose come ‘sono successe più cose tornato dal corso che negli ultimi 3 anni’.
E ‘sono successe’ ovviamente perché sono state loro a farle succedere… da una posizione nuova, di allineamento… In cui, trasformate, hanno fatto l’unica cosa che serviva per muoversi oltre. Per essere spostate nel ruolo che desideravano da tre anni, per chiudere una relazione che non andava, per iniziare un progetto che era nel cassetto da troppo tempo.
Altri, nello stesso luogo di lavoro si lamentano del capo, o perché non riescono a comprarsi l’iphone con lo stipendio basso che hanno.
Troppe persone pensano che il ‘successo’ sia il risultati di fattori esterni, mentre è solamente il risultato di allineamento e posizione.
Uguale a prima, diverso da prima.
#ReSonance
Se vuoi approfondire ne parliamo nel percorso di coaching ReSonance, nell’articolo Coaching Confusione o negli altri articoli del sito.