Tutte le persone che conosco in grado di generare risultati eccezionali e che vengono considerate dei maestri in quello che fanno hanno qualcosa in comune, per quello che sono a riuscito a notare di loro.
Non cercano di ottimizzare tutto.
Non optano sempre per la soluzione più logica, quella più razionale, quella ‘migliore’ dal punto di vista razionale.
Ho letto una volta una intervista a Renzo Piano in cui diceva che alcune delle sue idee migliori le ha avute disegnando cose ‘senza senso’ dopo pranzo durante le vacanze. Senza una finalità. Senza una direzione precisa.
Quella che Calvino delle lezioni americane chiamerebbe un uso intelligente della Leggerezza.
E ovviamente non è che uno debba sempre lavorare così.
Ma renderti conto che in QUEL tipo di configurazione puoi avere delle intuizioni in grado di alleggerire quello che sarà il tuo lavoro nei giorni ‘normali’ è FONDAMENTALE. Non può esservi il ‘lavoro duro’ senza la parte in cui ti muovi senza una direzione nel tuo dominio di competenza.
C’è anche un’altra idea, oltre a questa, che nel ReSonance esploriamo in maniera approfondita nel ‘come si fa’. Spesso ricerchiamo l’ottimizzazione completa delle cose. Il meglio oltre il quale non si può andare.
Ma spesso è una illusione.
Come l’ottimizzazione verso la quale stiamo andando nel mondo del lavoro è sicuramente ottima, ma nasconde i pericoli di una diminuzione della performance.
Pensa all’iPhone. E’ nato per ottimizzare la performance di comunicazione dandoti la possibilità di rispondere ai messaggi in tempo reale.
Eppure se ripensi al percorso di controllo email/whatsapp/facebook messenger/quotazione dei bitcoin che fai ogni volta che non sai cosa fare…
E se avessi la possibilità di esaminare le micro-scariche di dopamina e di cortisolo che si rilasciano ad OGNI check e ad ogni ricezione del messaggio…
Ti renderesti conto che tutta questa ottimizzazione introduce un peggioramento della performance da qualche parte…
La soluzione?
Sicuramente non ce n’è una uguale per tutti… ma c’è la TUA. La capacità di mantenere un livello di performance sostenibile per te NONOSTANTE gli stess esterni e che ti permetta di navigare e sostenere l’incertezza e di ‘risolverla’ nel momento con la migliore risposta possibile con i dati che hai allora, non prima.
Ne parliamo nel ReSonance Start il 9 settembre a Roma ed il 17 settembre a Milano
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