La persona che tipicamente cerca un ‘cambiamento’ nel proprio lavoro si avvicina all’idea di fare qualcosa di diverso da quello che fa perchè non trova più un SIGNIFICATO nell’attività che svolge e, allo stesso, tempo, non sa ancora cosa vuole fare.
Ha molto chiaro quello che non vuole, ma non quello che vuole.
Attraversare un cambiamento di carriera comporta SEMPRE ricostruire e ri-immaginare due cose: il senso di ‘chi sei’ ed il senso della tua ‘direzione’. E per farlo in maniera corretta ed elegante, per l’esperienza che ho nel lavoro con le persone, bisogna seguire quasi sempre una via non lineare. A volte il migliore modo di trovare il senso di chi sei e la tua direzione, è giocare con tutte le possibilità a disposizione e perdercisi dentro.
Molte persone attraversano questa fase di cambiamento equipaggiandosi con tutti gli strumenti di cui pensano avranno bisogno in un territorio sconosciuto. Se dovessi fare un viaggio in un paese ignoto, in cui non sai che clima troverai, che tipo di natura incontrerai, che tipo di alloggio avrai a disposizione per dormire… cosa troverai da mangiare… la tendenza sarebbe quella di portare con te tutto il possibile per fronteggiare l’ignoto.
Partire carico di bagagli per fronteggiare ogni possibile imprevisto.
E la cosa, ovviamente, ti sarebbe di impedimento per muoverti agilmente e per essere efficace. Non trovi?
Anche le persone che a parole sono più pronte per il cambiamento, molto spesso seguono questo tipo di schema. Ed alla fine le domande che si pongono sono sempre ‘cosa faro?’ e ‘come faccio a rendere presente questo tipo di lavoro? (che ancora non so qual è)’
Il punto è che cercano di trovare PRIMA qualcosa che nella loro esperienza ancora non esiste. E siccome non esiste cercano di costruirlo a tavolino sulla base di quello che credono sia possibile per loro. Ed in questo modo finiscono per limitarsi, più che trovare soluzioni.
Ci sono due possibili modi di agire quando pensi cambiare il lavoro che fai MA ancora non sai cosa vuoi. Il primo è quello di pianificare ed implementare: identificare quali sono i tuoi punti di forza, le tue aree di interesse, il tuo tipo di personalità, i tuoi valori, ciò che è importante per te.
E’ un modo di procedere ‘scientifico’: da qualche parte qualche consulente ha identificato lo speciale algoritmo che, preso chi sei, tira fuori la risposta esatta e quello è il tuo prossimo lavoro.
In realtà questo approccio non funziona. Perchè puoi trovare la tua prossima carriera SOLO perdendoti prima.
Solo mettendoti in una condizione in cui ‘rilasci’ la tua identità…o meglio metti da parte per un po’ il tipo di persona con cui ti sei identificato facendo lo stesso lavoro per tanti anni. E incominci invece a pensare a te come persona che guadagna per chi è non per quello che fa.
E’ uno spostamento apparentemente minimale, ma strutturalmente enorme.
Scoprilo il 16 e 17 giugno nel corso Il Lavoro Perfetto
Molto interessante sopratutto la penultima frase:
E incominci invece a pensare a te come persona che guadagna per chi è non per quello che fa.
Ancora non posso partecipare di persona ai tuoi corsi.
Continuo comunque a seguirti.
Grazie