Per anni nel mondo del cosiddetto ‘sviluppo personale’ è stata veicolata l’idea che per ottenere più risultati bastasse ‘prendere il controllo della propria mente’, raggiungere uno stato di picco, conoscere la strategie di successo, imparare a motivarsi, lavorare sulle convinzioni e così via.
Ma dopo anni di lavoro passato a capire come funziona davvero la parte neurologica e comportamentale delle persone che generano davvero performance eccezionali, lavorando con persone in grado di generare performance straordinarie – musicisti concertisti, manager ed imprenditori di successo, investitori che ottengono risultati importanti e misurabili nel trading e nella finanza, atleti olimpionici – posso garantirti che nessuno di loro quando ha iniziato ad ottenere i risultati che poi ha confermato negli anni successivi lo ha fatto partendo dalla motivazione o dall’autostima.
La chiave della performance sta nel creare un perfetto allineamento nella persona. Quando impari a fare questo, la performance emerge come qualcosa che generi senza doverci nemmeno pensare, ma come una risposta più efficiente del tuo sistema mentale e somatico allo stesso tempo per farti ottenere quello che vuoi.Tutto quello che serve per produrre una eccezionale performance è semplicemente far funzionare in maniera assolutamente sincronizzata la parte mentale e linguistica (semantica) e la parte corporea (somatica).
E’ solo quando riesci a lavorare a livello più profondo partendo da dove il sistema elabora gli stimoli sensoriale prima di valutarli razionalmente che puoi riscrivere davvero il modo in cui funzioni e generi performance.
Ciò che fa la differenza è imparare a interagire in modo automatico con i dati che arrivano dall’ambiente ed a reagire nell’unico modo efficace senza doverci nemmeno pensare.
Questo è quello che fa un trader quando riconosce ‘al volo’ dei segnali, o un pianista quando accarezza i tasti del pianoforte nel modo corretto, o un esperto di aikido quando combatte.
Il fatto di riconoscere schemi vincenti nel mercato diventa qualcosa di radicato profondamente a livello neurologico e somatico, ed accedere a queste capacità diventa intuitivo quando sei capace di superare la parte puramente mentale e razionale.
Per generare più risultati devi insegnare al tuo corpo ed alla tua mente come rispondere in modi che non sai ancora di conoscere e che però sono pronti ad emergere come comportamenti al momento giusto.
L’idea di partenza del modello, nella sua forma più semplice, è che quando non ci sono insegnamenti o condizionamenti che ci portano in direzioni diverse, ognuno di noi è in grado di entrare in uno stato di performance in cui può generare risultati senza sforzo.
Il tipo di educazione e di stimoli a cui siamo sottoposti negli anni, il tipo di condizionamento che riceviamo ci porta a rinunciare a questo stato di ‘performance’ – che in realtà è il nostro stato naturale – ed a spostare al di fuori di noi il centro in cui troviamo il nostro piacere ed il senso di chi siamo e di quello che facciamo.
Quasi tutte le tecnologie di cambiamento disponibili oggi, tutti i modelli di sviluppo personale, organizzativi, di miglioramento professionale, di crescita e sviluppo hanno sempre un punto di partenza esterno: il ‘problema’.
Nonostante si parli di approcci “generativi”, in realtà lo sviluppo personale tradizionale si è sempre limitato a diffondere tecniche e metodi per il cambiamento creati per ‘risolvere problemi’: comunicazione inefficace, fobie, difficoltà organizzative e strategiche.
Nello sviluppo personale viene passata l’idea che attraverso strategie di motivazione, o cambiando le convinzioni, o aumentando l’autostima si possa portare le persone a produrre performance migliori.
Ma la mia esperienza è questi elementi sono solo marginali è che quando si lavora così, il cambiamento è molto spesso superficiale, se non addirittura illusorio. La maggior parte delle volte la persona è convinta di cambiare semplicemente perchè sente di avere a disposizione ‘la tecnica’ per il suo problema, o perchè si sente un po’ meglio, o perchè è più carica di energia.
Quasi sempre il cambiamento è temporaneo. O ancora la persona si accorge che risolvere quel singolo problema in realtà non risolve i suoi ‘problemi’, in senso più ampio.
Il ReSonance è il risultato di più di 15 anni di lavoro con le persone e le organizzazioni e nasce dall’osservazione che il cambiamento, quando avviene, più che coinvolgere un singolo elemento… una singola funzione… avviene in senso globale ed è istantaneo: è l’intero sistema ad accedere, magari solo per un breve tempo, ad un luogo, ad una configurazione dove il problema, semplicemente, non esiste. In quel momento le performance aumentano in maniera esponenziale piuttosto che linearmente.
Quando la persona accede alla propria posizione di performance non solo trova soluzioni ai problemi che sentiva limitare le sue performance ma riesce anche ad accedere anche ad una serie di risorse personali, mentali, emotive, decisionali che semplicemente prima non percepiva e che può mettere in campo in qualsiasi area della propria vita.
Nel ReSonance c’è l’assunto fondamentale che quando le persone passano da uno stato di scarsa performance ad uno in cui ‘funzionano perfettamente’, qualsiasi cosa vogliano dire queste parole per loro, non lo fanno quasi mai perché risolvono dei problemi con delle tecniche specifiche, ma perché riescono ad accedere ad uno stato in cui il problema non è presente.
E quando questo avviene davvero, i risultati che ottengono si estendono ad ogni aspetto dell’individuo.
Lo stato di performance non è solo uno stato mentale, e non è uno stato semplicemente fisico.
E’ qualcosa di simultaneo, in cui la persona non percepisce più la separazione tra mente e corpo. Quando questo stato è presente tutti i dati presenti e gli stimoli che la persona riceve sono visti ed integrati nel sistema della persona come possibilità. Non costituiscono più dei vincoli, o delle costrizioni ma vengono sperimentati in relazione a ciò che è possibile.
In questo sito, con il materiale gratuito e i corsi imparerai un nuovo modo di comportarti, di reagire agli stimoli esterni ed allo stress per cogliere le opportunità che ti si presentano ogni giorno ed ottenere di più. Perchè questo avvenga naturalmente, utilizzo gli aspetti somatici, sociali, linguistici e la ‘storia’ che caratterizza e rende unico ogni individuo e che è alla base della sua ‘mitologia personale’.
Le mie aree di intervento riguardano lo sviluppo della performance:
Cosa vuol dire?
► avere di più nella vita e nella professione
► ‘funzionare’ meglio nel mondo e produrre risultati migliori con minore sforzo
► sentirti sempre ‘nel posto giusto al momento giusto’. Nella situazione in cui non cambieresti niente di quello che è presente perchè è già tutto perfetto
► sviluppare un maggiore carisma
► sviluppare la tua ‘leadership personale’
► essere autentico: trovare e sviluppare il tuo talento e la tua unicità
► iniziare ad operare partendo – invece che dal ruolo che hai – dal tuo senso di identità.. da ‘CHI SEI’, rendendolo la base delle tua performance
► imparare a comunicare, persuadere ed interagire con gli altri efficacemente per ottenere ciò che vuoi
► ritrovare chiarezza ed allineamento fra ‘chi sei’ e ciò che fai, sia nella vita personale che in quella professionale
► agire in ogni momento operando da una posizione in cui sei ‘al meglio’
► superare i tuoi limiti del passato e trasformarli nella base del tuo successo professionale
► liberarti dai condizionamenti esterni ed imparare a prendere decisioni di successo per TE
► un nuovo modo di fare impresa: un modo in cui l’azienda sia allineata alla tua identità di imprenditore, rispecchi i tuoi punti di forza, i tuoi valori, la tua visione, sia più efficace nel raggiungere i risultati economici e permetta un bilanciamento delle tue esigenze professionali e personali
Il tema centrale di tutto quello che faccio è mettere le persone e le organizzazioni con cui lavoro in una posizione in cui ‘CHI SONO’ e quello che fanno sono perfettamente allineati, e da lì ottengono quello che vogliono.
Quando questo avviene, la loro direzione e il loro scopo iniziano a manifestarsi, ed iniziano a divenire chi vogliono essere ed a fare naturalmente tutto ciò che serve perché questo avvenga.
Buona lettura,
Simone Pacchiele
[…] P.S. Se vuoi conoscere un po’ meglio il mio lavoro e quello che faccio leggi qui […]